Comunicare è un gioco a doppia via: c'è un ricevente e un trasmittente e, nelle relazioni funzionali, ogni soggetto si trova in certi momenti in un ruolo (parla), e in altri momenti nel ruolo opposto (ascolta). Parlare a mitraglietta e non permettere all'altro di esprimersi, accavallandosi sul suo parlato, interropendolo per continuare a dire la nostra o, peggio, finendogli le frasi per poi rubargli la palla, è un'abitudine disastrosa per un semplice motivo: a tutti piace parlare e si dovrebbe lasciare spazio anche agli altri. Vediamo insieme come uscire da questa dimensione egoica, con alcuni semplici consigli e tre titoli di libri da leggere.
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IL MIO CORSO SUL LINGUAGGIO DEL CORPO