Sfoghi - che prontamente blocco sul nascere al massimo dopo cinque minuti - in cui la vittima da un lato descrive minuziosamente le mancanze del partner, dall'altro si trova a celebrare inconsapevolmente la propria capacità di sopportazione, in odore di santità.
Ho sentito di tutto, frasi che tornano più o meno così:
È da un mese che la/lo sento lontana/o...
È da mesi che non mi considera...
È da tempo che non mi desidera...
Sono mesi che non mi cerca sessualmente...
I copioni sono più o meno simili, ogni volta con dinamiche diverse, anche solo leggermente: nei racconti che ascolto è lampante che gli attori sono sempre una vittima e un carnefice. Cosa non viene valutato spesso da chi è nel ruolo di vittima? Lo vediamo insieme in questa puntata di Briciole di Comunicazione.
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