Trattandosi di “linguaggi”, si evince che ognuno di noi, sul piano inconscio, ne promuove soprattutto uno e che non sempre è esattamente lo stesso che parla e che capisce il partner, quindi, in mancanza di un’apertura mentale e di una buona consapevolezza, può succedere, e spesso succede che, parlando linguaggi diversi, la coppia incontri delle difficoltà sul piano della comunicazione.
In questa lettura, molto interessante, sembra che lo stile comunicativo di un partner tenda a offrire all’altro quello che gradirebbe ricevere, ovvero, il tipo di attenzioni che naturalmente diamo al nostro partner dice moltissimo sulla qualità delle attenzioni che gradiremmo ricevere a nostra volta.
Occupandomi di coaching e trovandomi nella stragrande maggioranza delle mie sessioni ad aver a che fare con problemi di coppia, posso dire che Chapman, nella sua semplicità, ci aveva visto lungo e che molti dei dissapori all’interno di una coppia nascono proprio su questa mancata sintonia nei linguaggi quotidiani.
Oggi vediamo brevemente quali sono i 5 linguaggi di cui parlava Chapman, anche se ti consiglio di leggere il suo libro, e mi permetto di aggiungerne uno, tremendamente sottovalutato ma, a mio avviso, fondamentale per poter utilizzare e accogliere gli altri cinque.
Buona visione!