Chiunque abbia avuto storie d’amore che siano durate mesi o anni, anche senza essere uno psicologo, probabilmente ha capito che esistono delle fasi che la coppia attraversa e che, a parte le prime due, quelle della disponibilità e della passione, in cui tutto va a meraviglia per qualche mese, si presentano come dei veri e propri assestamenti, spesso difficili da superare a causa delle continue incomprensioni che minano la serenità di entrambi.
Al di là della capacità di gestione del contrasto che ogni partner può avere più o meno accesa, in base alla sua cultura, alla sua apertura mentale e alla sua sensibilità, esistono dei comportamenti che quando sono messi in atto da uno dei due all’inizio di una relazione, dovrebbero far aprire gli occhi all’altro, ma il più delle volte rimangono chiusi.
Un approfondimento sul tema che ho introdotto nella precedente puntata di Briciole di Comunicazione (https://youtu.be/Ed6KkAPqDoI), con il quale andiamo insieme a vedere le due rispettive caratteristiche "sentimentali" degli appartenenti alla distonia dell'essere e alla distonia dell'avere..
Ognuno di noi è mosso, sul piano inconscio, da impulsi che hanno a che fare con il desiderio o con il possesso, secondo lo Psicologo e Psicoterapeuta Stefano Benemeglio, padre della Psicologia Analogica.
È proprio necessario fare un corso per mettersi nei panni dell'altro? Sapersi mettere nel punto di vista dell'altro, o essere incapaci di farlo, dipende anche dal grado di umiltà di ognuno, ma in certi casi è assolutamente consigliabile riuscire a farlo, anche solo per una mera questione di "sano egoismo", o semplicemente per non dover rimpiangere di non averlo fatto.