Freud disse che l’inconscio abita nello spazio tra il desiderio e la sua realizzazione e, ancora oggi, sembra che sia proprio il desiderio il carburante principale della nostra vita psichica, e sia la dimensione che ci fa essere così diversi dagli altri mammiferi, che sono guidati in generale da istinti, non da desideri.
Nella scorsa puntata abbiamo visto la danza del corteggiamento femminile e, in particolare, alcuni segnali non verbali che si accendono in lei a seconda dell’interesse o del disinteresse verso un corteggiatore di sesso maschile.
Nell’immaginario collettivo si tende a pensare che, come nel mondo animale, sia il maschio a prendere l’iniziativa, e questo dimostra come viene sottovalutato già in partenza il fatto che, quando un uomo si approccia a una donna, solitamente è perché ha colto in maniera subliminale alcuni segnali non verbali da parte sua e li ha tradotti, inconsciamente, come un invito ad avvicinarsi.
La seduzione si è trasformata da un investimento di risorse che richiedeva tempo e impegno ed era appannaggio soprattutto dei maschi, a una sorta di lotteria, dove per arrivare alla conquista anche le donne ormai tendono a puntare velocemente e su più ruote, per ampliare le possibilità.
A volte le aziende mi chiamano e mi chiedono corsi sull’ASCOLTO ATTIVO. Se penso che l’essere umano, seppur dotato di un cervello relazionale incredibilmente predisposto all’altruismo, oggi debba fare dei corsi per imparare ad ascoltare, sento un grave amaro in bocca, ma sembra che sia questa la tendenza degli ultimi decenni che, dall’avvento delle nuove tecnologie e soprattutto di internet, vede tutto velocizzato, relazioni comprese, facendo venire meno la pazienza, accorciando i tempi di interazione con gli altri, in un mondo in cui “tutto e subito” è il motto che accompagna la maggior parte di noi occidentali.
Cosa significa "seduzione"? In quanti ambiti si può parlare di seduzione? La seduzione ha qualcosa a che vedere solamente con il sesso?